Impianto a metano 

Quanto gas consuma una caldaia con Impianto a metano. Parliamo del consumo termico massimo di una caldaia a metano

 Le caldaie a gas domestiche, usate negli appartamenti per riscaldare l’acqua per usi sanitari e per il riscaldamento invernale, hanno un piccolo serbatoio che permette, per l’appunto, di riscaldare l’acqua tramite la combustione del gas naturale, o metano.Come l’acqua raggiunge la temperatura impostata sul termostatato, è pronta per essere utilizzata, ad es. attraverso un sistema di termosifoni. Questi termosifoni si riscaldano e “irradiano” energia, riscaldando a loro volta l’ambiente.Normalmente, la potenza di una caldaia è espressa in kW termici. Ad es. una caldaia a gas domestica può avere una potenza intorno ai 24 kW termici. Questa è, naturalmente, la sua potenza a pieno regime. Quindi, se una caldaia da 24 kW sta accesa ininterrottamente per un’ora alla massima potenza, in un’ora consuma 24 kWh termici. Tuttavia, normalmente le caldaie a gas non stanno accese per tutto il tempo e non necessariamente alla massima potenza, quindi il consumo termico è in genere assai inferiore.Per sapere quanto consuma realmente la nostra caldaia a gas in un certo arco di tempo, conviene quindi misurare direttamente il gas consumato, che è molto più facile da misurare: basta leggere i mc consumati sul contatore del gas, posto che nel frattempo non si sia usato il gas per cucinare oppure che sia stato tenuto nel debito conto. Supponiamo, ad es., che la nostra caldaia abbia consumato, in un certo arco di tempo, 10 metri cubi di gas metano. L’energia termica teorica fornita da 1 mc di gas è di 9,6 kWh, quindi l’energia termica teorica fornita dai 10 mc di gas è di 96 kWh. Tuttavia, il rendimento di una caldaia a gas di tipo tradizionale è dell’ordine dell’85%, dato che parte del calore viene disperso sotto forma di fumi, e quindi l’energia termica effettiva è pari all’85% di quella teorica, ovvero nel nostro caso è pari a 83 kWh. L’energia consumata in un’ora di riscaldamento invernale è molto variabile a seconda di vari fattori, ma tipicamente ricade nell’intervallo 2-12 kWh, pari a 0,25-1,5 mc/ora.   Si tratta di caldaie a gas ad elevata efficienza, in quanto permettono di recuperare parte del calore contenuto nei gas di scarico sotto forma di vapore acqueo, consentendo un migliore sfruttamento del combustibile e quindi il raggiungimento di rendimenti più alti e una riduzione dei consumi.Infatti, nella caldaia a condensazione, prima di essere espulsi, i gas residui della combustione attraversano uno scambiatore di calore, all’interno del quale il vapore acqueo condensa, cedendo parte del calore latente di condensazione all’acqua del circuito primario.La caldaia a condensazione, a parità di energia fornita, consuma meno combustibile rispetto ad una di tipo tradizionale. Infatti, la quota di energia recuperabile è dell’ordine del 16-17%. Le caldaie a condensazione esprimono il massimo delle prestazioni quando vengono utilizzate con impianti di riscaldamento a bassa temperatura (30-50°C), come ad esempio con impianti a pannelli radianti, riscaldamento a pavimento o a battiscopa.Le caldaie a condensazione permettono di ottenere risparmi nell’ordine del 15-20% sulla fornitura di acqua calda a 80 °C, e del 20-30% su quella a 60 °C. Le prestazioni migliori sono quelle nel riscaldamento di un edificio, dove con radiatori tradizionali si ottengono risparmi del 25-30%.

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